Buona giornata a tutti! Che ci faccio io qui? Una donna ultra cinquantenne, poco sportiva, laureata in Lettere, appassionata di storia e di arte, volontaria dell’Associazione “Amici di Palazzo Reale” (più altre due, attive in campo sociale). Da quando i figli han messo su casa per conto loro ed io (fortunata!) ho avuto più tempo da dedicare ai miei interessi, ho praticamente ripreso a studiare. Posso frequentare lezioni e conferenze dell’Unitre, degli esperti consulenti di Palazzo Reale e Museo Accorsi, di scrittori al Circolo dei Lettori e nelle biblioteche cittadine. Qui, poi, ho attinto a piene mani di riviste specializzate (Artedossier, Storica del National Geographic, Focus Storia) e saggi su queste materie. Ho visitato tante belle mostre: …insomma mi sono “data alla pazza gioia”!
Perché apprezzo tutto ciò che ci fa vivere meglio. Goderci quello che c’è di bello e interessante intorno a noi passeggiando o con un “salutare” giro in bicicletta a Torino, la nostra splendida città. E sarebbe certo migliore la qualità dell’aria se la gente usasse più la bici delle auto o dei mezzi pubblici. Come succede in altre parti d’Italia, come per esempio a Ferrara. Non mi dite: “Ma andare in bicicletta a Torino non si può”. Non è vero. E’ evidente ormai a tutti, che per il centro ci si muove molto meglio in bici (senza problemi di parcheggio!). E nelle periferie? Quante piste ciclabili sottoutilizzate; ve n’è una proprio a Mirafiori, su C.so Unione Sovietica.
Ed è qui che mi inserisco io: in accordo con l’azienda Boeris Bikes, nata agli inizi del secolo scorso nella borgata Mirafiori e tuttora operante in questo caratteristico quartiere, abbiamo deciso di far conoscere le sue attrattive storiche, artistiche e paesaggistiche. Tutti possono facilmente venire ad “esplorarle” grazie , appunto a delle piste ciclabili presenti in buon numero in questo territorio, come quella che costeggia il Parco Colonnetti.
E per saperne di più in merito, vi rimando alla sezione del blog dedicata a questo argomento. Noi ci ritroveremo presto per la prima puntata della nostra “esplorazione”.
Vedrete: ne varrà la pena! Vi lascio con un po’ di sana curiosità.